L'origine dei pantaloni si perde nel tempo, forse affondando le radici nelle etnie orientali che per prime indossarono i calzoni o forse tra gli uomini Celti che sfoggiavano le bracae già secoli prima della nascita di Cristo. Ciò che è certo è che i pantaloni erano già diffusi in età romana, sebbene sotto forme ben diverse da quelle attuali.
Pensiamo, ad esempio alle calzebrache, gli aderentissimi pantaloni che ci ricordano le pantacalze moderne pur essendo un indumento prettamente maschile diffuso tra i signori del Medioevo.
E che dire delle culotte, termine che oggi è associato alla biancheria intima, ma ai tempi dell'elegantissimo Re Sole indicava i pantaloni indossati dai nobili francesi, rigorosamente abbinati a raffinate calze in seta. I calzoni lunghi fin sotto al ginocchio erano a tal punto signorili da indurre i rivoluzionari a chiamarsi sans culottes per distinguersi dai nobili anche attraverso l'abbigliamento ed in particolare con i calzoni che si allungarono durante la rivoluzione francese avvicinandosi a quelli moderni.
I pantaloni della nostra epoca, chiamati a tubo di stufa, si sono, infatti, affermati nell'Ottocento, prima tra gli uomini e con piccoli ed inesorabili passi tra le donne.
I calzoni sono entrati nei guardaroba delle signore dagli anni Venti del Novecento e, come nel caso di altri capi di vestiario, la porta d'accesso è stata fornita dall'abbigliamento sportivo. L'esordio dei pantaloni da donna ha coinciso con le divise per l'equitazione ed il passaggio dall'abbigliamento casual a quello elegante è andato di pari passo con l'evoluzione del costume e della moda.
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